Il volume si occupa della progettazione di un nuovo quartiere per Caorle, denominato con affetto Nova Caprula, per evocazione dell’antico nome della città, luogo appunto ove risiedevano, più o meno stabilmente, delle capre, al pari di altre famose località italiane quali: Capraia, Capri, Caprera e Caprile. Qui la nuova Caorle evoca quella antica, quasi come un alter ego che racchiude tra sé e l’originario centro storico le espansioni turistiche novecentesche, disponendosi lungo la Livenza, il fiume veneto che tra Caorle e Santa Margherita sfocia nel Mare Adriatico, ma che presenta più foci, verso Eraclea e verso l’attuale Laguna di Caorle stessa, molto ridottasi nei secoli. Proprio l’idea di riaprire alle acque salmastre una parte della laguna antica, da tempo bonificata, sta alla base della nuova ipotesi di collocare un quartiere di questo tipo, di ispirazione tipicamente veneta lagunare, alla foce della Livenza, nel suo punto di incontro con la Litoranea Veneta, antico e prestigioso canale di navigazione interno alle lagune e dell’entroterra più prossimo all’Adriatico. Le suggestioni per un rilancio della città con una duplice centralità, e con nuove istanze per la residenza e per il turismo e nuovi modi di intendere l’idraulica, l’urbanistica e l’architettura non mancano, finanche nell’uso di palafitte e di abitazioni flottanti separabili in più parti per molteplici ragioni. Il paesaggio urbano e lagunare ben si sposano con tutto questo. I contributi di docenti e studenti del Laboratorio Integrato di Progettazione urbanistica, del Corso di laurea magistrale in Architettura dell’Università degli Studi di Udine, sono integrati in questo volume da scritti di studiosi e professionisti. Il rapporto tra costoro va oltre il significato e i termini istituzionali della stesura di elaborati d’esame o di tesi di laurea.