L’Autunno del Futurismo, dal tattilismo all’aeropittura                                                        
                            
                        
                        
                            
                        
                            
                            Edizioni Biblioteca D’Orfeo, 2018
                            
                            ISBN: 978-88-95310-55-8 
                            Formato: 17 x 24
                            Pagine: 48
                        
                        
                        
                            
                                
                                    Benché privato dalle vicende belliche di alcuni tra i suoi più significativi esponenti (Boccioni e Sant’Elia tra gli altri) il Futurismo di Marinetti continuò nel primo dopoguerra nella sua ricerca di nuove forme espressive.
 Alcune, come il Tattilismo, erano anche ironiche (o proprio ludiche) e provocatorie.
 Suscitarono comunque interesse anche per il confronto con il Dadaismo di Tzara, Breton e Aragon, movimento nato a Zurigo nel 1916 che nel 1919 si era trasferito a Parigi.
Proprio a Parigi in una tumultuosa serata del febbraio 1921 presso il Teatro dell’Oeuvre (caro a tutte le audacie, a cominciare da quelle dell’Ubu Roi di Jarry) futuristi e dadaisti si confrontarono con la lettura del manifesto del Tattilismo e al suono degli intonarumori (in un concert bruitiste cioè ‘rumorista’ che valse da detonatore).
                                
                             
                         
                        
                            Area 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche