Fortunato Ardore ha 65 anni, vive a Tre Arie, una piccola frazione del comune di Antonimina ai piedi dell’Aspromonte.
 Fortunato è un uomo onesto, dedito al lavoro e alla famiglia.
 La sua è una vita fatta di sacrifici, cose semplici e poche pretese.
 Ma una notte, la tranquillità costruita da Fortunato con tanta fatica viene bruscamente interrotta: il commissario di polizia Giovanni Valenti e la sua squadra irrompono in casa sua per arrestarlo; secondo il Giudice e i magistrati della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, Fortunato è un capo della ‘ndrangheta.