Le prove non disciplinate dalla legge sollevano spesso questioni di compatibilità costituzionale. Le prassi interpretative e giurisprudenziali ne estendono l’ambito applicativo, in origine rivolto alle acquisizioni scientifiche da impiegare nel dibattimento come nuovi mezzi di prova, a favore non solo di un uso distorto di quelli già tipizzati, ma anche dei diversi mezzi di ricerca della prova utilizzati nelle indagini. Ciò suscita critiche di eversione della legalità processuale: legalità da tutelare soprattutto di fronte all’emergere dei neurodiritti e delle nuove tecniche neuroscientifiche, nonché del possibile impiego dell’intelligenza artificiale con finalità probatorie.